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domenica 9 novembre 2025

Gli affreschi della tomba di Carlo Magno

 

Gli affreschi della tomba di Carlo Magno

Marco Pugacioff

 

     Vorrei mettervi a conoscenza di una strana e curiosa notizia che ho scovato circa due o tre mesi fa.

    Una veloce e molto tarda voce diceva che… «[Carlos] murio en un lugar que dizen Aquisgrano, que es en tierra de AIemanna., Et fue enterrado mucho onrradamient en un sepulcro mucho onrrado et bien fecho en que estavan pintadas todas las batallas que el vençiera».

In PRIMERA CRÓNICA GENERAL  ESTORIA DE ESPAÑA, Que mandó componer Alfonso El Sabio, y se continuaba bajo Sancho IV en 1289. Edición de Ramón Menéndez Pidal, 1906, al 623. Capitulo de la muerte del enperador Carlos…

 

Lo spagnolo recita così: “morì in un luogo chiamato Aquisgrana, che si trova in terra di Germania. E fu sepolto molto onorevolmente in una tomba molto onorevolmente e ben fatta in cui erano dipinte tutte le battaglie che aveva vinto”.

    È solo una voce, però, mi ha dato da pensare. Ad Aachen, la seconda Aquisgrana costruita su ordine di Barbarossa, è assolutamente impossibile.

Ma nella primitiva Aquisgrana, almeno come la indicava il professor Carnevale… perché no?

È già abbastanza singolare che effettivamente all’entrata della chiesa di San Claudio, un’indagine georadar del 2013 ha riscontrato un pozzetto che potrebbe essere il “tugurio” o tuguriolum dove venne sepolto Carlo in attesa del ritorno del figlio Ludovico dall’Aquitania.

 

Mio disegno dal libro su Silvestro II di Galileo Ferraresi

 

Un tugurio che potrebbe, date le dimensioni, anche aver ospitato un uomo dalle dimensioni dell’attore Bud Spencer (al secolo Carlo Pedersoli) seduto su un… trono, una sedia o qualcosa del genere e che circa un secolo dopo sarebbe stato riaperto dal giovane Ottone III e il conte di Palazzo Ottone di Lomello.

Uno spazio angusto, stretto, dove due persone si potessero a fatica inginocchiare di fronte a lui.

   Ma a parte questo, può essere verosimile che l’ambiente fosse pitturato? Subito mi è venuto in mente che le tombe degli etruschi erano pitturate anch’esse. Mio babbo mi portò in giro a veder un po’ delle bellezze italiane e tra esse c’erano anche dei musei.

Ricordo ancora che in uno di essi (se non sbaglio era in Umbria) le tre pareti di una tomba etrusca erano state staccate e riprodotte all’interno del museo. Le dimensioni erano quelle che si potrebbe dire di un.. tugurio.

Non solo i pittori (da quel che ho letto e visto in spettacoli storici in televisione) dovevano fare gli affreschi sul momento, poco prima del funerale; infatti in una tomba si vedevano ancora le righe delle corde che avevano fatto scendere il morto e che avevano rovinato gli affreschi.

 



   E va bene, sono solo fantasie, però, suggestive e molto verosimili. Parlando con l’ing. Alberto Morresi, che fu il committente dell’indagine georadar del 2013 ho ribadito che Ottone per entrare nel tugurio si è calato dall’alto, perciò la tomba non può essere che un pozzo all’entrata di Aquisgrana…

Io e il professore all’abbazia di Fiastra nel 2005

 

   Se ha ragione il professor Carnevale e San Claudio è la primitiva Aquisgrana, il pozzetto al suo ingresso può essere davvero la sede del primo riposo di Carlo. Ma poi fu spostato, ma dove? A Santa Croce al Chienti come suppose lo stesso professore? Chi lo sa?    

 

    Comunque, questa resta solo una curiosità.

 

Marco Pugacioff

[Disegnatore di fumetti dilettante

e Ricercatore storico dilettante, ma non blogger

(Questo è un sito!)]

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